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In Italia non è stato ancora formalizzato un sistema per la validazione dell'apprendimento informale e non formale. Nel 2006 è stato istituito un Tavolo Tecnico promosso dal Ministero del Lavoro per discutere della valutazione e del riconoscimento delle competenze acquisite in contesti informali e non formali.

Il profilo, come già detto, è suddiviso in unità capitalizzabili ed unità formative. Le prime individuano un set di competenze riconosciute dal mondo del lavoro ed intese come risultati attesi alla fine del percorso; le seconde sono il riferimento per il riconoscimento delle competenze, nonché uno strumento utile alla pianificazione.

La validazione dei crediti tra differenti percorsi è in teoria possibile; in Italia è stata applicata in vari contesti seguendo approcci diversi. Per favorire il processo è necessario codificare i programmi formativi in base a standard che puntano sulle competenze. I crediti acquisiti nei percorsi IFTS possono essere riconosciuti dalle università se esistono accordi reciproci tra le istituzioni.

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